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TECNICA ALEXANDER

ANTONELLA BENATTI

(07 - 12  Luglio)

Dopo la maturità classica si è diplomata brillantemente in flauto presso il  Conservatorio “A. Boito” di Parma sotto la guida del M° Rocco Abate, perfezionandosi successivamente con  Enzo Caroli  e  Conrad Klemm. Ha seguito seminari con Raymond Guiot, Aurèle Nicolet, Maxence Larrieu, Angelo Persichilli, Bruno Cavallo. Ha ottenuto il diploma accademico di II livello in flauto traverso  con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M° Gabriele Gallotta e del M° Glauco Cambursano presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.

 Ha  conseguito il diploma di insegnante di Tecnica Alexander a Londra presso il “Centre for the Alexander Technique” di Peter ed Eleanor Ribeaux . Collabora  con vari gruppi orchestrali  e  cameristici, con i quali si è esibisce in Italia e all’estero (Spagna, Austria, Svizzera, Olanda, Inghilterra).  Nel dicembre 2000, nell’ottobre 2003 e nel dicembre 2004 e 2005 ha tenuto  concerti in diverse città di Taiwan e ha collaborato come primo flauto con l’Orchestra Nazionale di Tai Chung. Nel giugno 2008 ha eseguito il Concerto in sol maggiore di Mozart e il Concerto in sol maggiore di Quantz come solista con l’Orchestra Nazionale da camera della Repubblica Moldova a Chisinau (R. Moldova).  Con l’Ensemble “Musica-Futura” e come solista ha effettuato prime esecuzioni di autori contemporanei. Ha inciso per la casa discografica Rugginenti un CD di brani della compositrice Simonetta Sargenti, e per l’Associazione Mozart Italia di Milano un CD di composizioni per flauto e arpa in duo con l’arpista Elena Piva.  Ha insegnato Tecnica Alexander a Londra presso “Arts Educational Schools” e “City Lit”. In Italia tiene conferenze, corsi, seminari di Tecnica Alexander presso Conservatori e Accademie di perfezionamento musicale.

Premessa:   

Il corpo è il nostro primo strumento e il modo in cui lo usiamo ha un effetto notevole sul suono che creiamo : la tecnica strumentale e vocale è un effetto della coordinazione psico-senso-motoria di un individuo. La professione del musicista richiede un alto standard di coordinazione neuro-muscolare ed è una delle più soggette alle patologie di R.S.I.( repetitive strain injury). Alcune ricerche americane inerenti ai problemi medici correlati alla performance hanno mostrato che più della metà dei musicisti sviluppa problemi fisici durante la sua attività. La maggior parte dei problemi riguarda il sistema scheletro-muscolare che include anche ossa, articolazioni, legamenti, tendini e tessuti connettivi. Per questi motivi numerose accademie musicali europee e americane considerano la Tecnica Alexander una parte fondamentale del curriculum di ogni allievo e alcuni conservatori italiani hanno iniziato a introdurla nella materie complementari considerandola un prezioso aiuto per i loro studenti.

Finalità generali

La Tecnica Alexander è un metodo di rieducazione sensoriale e neuro-muscolare che riguarda gli schemi basilari di coordinazione corporea : ci insegna a liberare il nostro corpo da tensioni superflue e abitudini sbagliate attraverso l’inibizione delle risposte automatiche abituali. Crea inoltre una più attendibile valutazione sensoriale determinando un uso migliore di noi stessi e reazioni più appropriate

Obiettivi del corso:

Aumento della consapevolezza corporea

Riconoscimento delle tensioni eccessive e delle interferenze che ci impediscono una   perfetta coordinazione

Miglioramento della coordinazione psico-senso-motoria

Controllo delle tensioni nervose in momenti di forte stress come performance pubbliche, concorsi, esami

Prevenzione di malattie professionali

Contenuti:

Il corso prevede quattro lezioni collettive di 45’ e quattro lezioni individuali di 45’ .

Nelle lezioni collettive verranno affrontati i concetti fondamentali della Tecnica Alexander, potenziando la capacità di osservazione di se stessi e degli altri.  

Lezione 1 : breve biografia di F.M. Alexander-  Introduzione di “inibizione e direzione” e riconoscimento delle abitudini.

Lezione 2 : riconoscimento di abitudini psicofisiche- considerazioni su come studiare lo strumento con efficacia.

Lezione 3 : Introduzione al “body mapping”- sguardo allo scheletro- Introduzione della posizione al muro.

Lezione 4 : Paura del palcoscenico

Nelle lezioni individuali si focalizzerà l’attenzione sulle particolari esigenze di ogni singolo studente.

Tempi:

La durata del corso può variare dai 4 ai sei giorni, a seconda del numero degli iscritti.